Roma, 50 d.C. Massimo Valerio Messalla è nobile di nascita, colto per educazione e guerriero per scelta, ma la sua libertà sta per finire: il padre gli impone di sposarsi, per garantire una discendenza alla stirpe dei Valeri.
Ottavia Lenate è una giovane inquieta e curiosa, appassionata di scienza e astronomia, che desidera la conoscenza, non un marito, specie non uno ruvido e affascinante come Messalla, l’uomo a cui scopre di essere destinata.
Massimo e Ottavia si trovano così forzati in un’unione decisa da altri, finché il Fato non li porterà ad Alessandria d’Egitto. In quella terra arida, sterile come l’anima di Messalla e ricca di tesori nascosti come lo spirito di Ottavia, una terribile minaccia in arrivo dal passato metterà a rischio tutto ciò che Massimo, il leone di Roma, ama e vuole proteggere…
Recensione
Prima di iniziare a leggere questo romanzo storico “Il leone di Roma”, avevo tanto sentito parlare della autrice Adele Vieri Castellano e le mie aspettative erano davvero alte. Inoltre ho conosciuto questa bravissima scrittrice dal vivo e mi ha ammaliato con la sua energia, competenza e carica: tutto aumentava la mia voglia di immergermi in questa lettura.
Non sono rimasta affatto delusa, anzi! Ho capito il perché Adele Vieri Castellano è così amata.
Il leone di Roma è diviso in due parti. La prima parte ambientata a Roma, la seconda ad Alessandria d’Egitto.
La Castellano ci racconta entrambe le città nei minimi dettagli, con usi e costumi del tempo, ma non spaventatevi : ci regala In fondo al libro un mini dizionario con le parole che non conoscete, che vi aiuterà a colmare qualsiasi lacuna. Inoltre all’inizio c’è un riepilogo con tutti i personaggi presenti tra le pagine.
I protagonisti indiscussi sono Massimo Valerio Messalla e Ottavia Lenate. Il primo è un giovane uomo di trent’anni, comandante, nobile, stimato dai suoi soldati e temuto dai suoi nemici. All’apparenza freddo e distaccato, ma nasconde un animo dolce e a tratti ribelle.
Lei invece è una ragazza di diciott’anni, cresciuta molto in fretta per sopravvivere alle regole del tempo, quello in cui le donne erano sottovalutate e trattate come soprammobili. Al contrario delle altre fanciulle, Ottavia studia, legge, è intelligente e non teme a far sentire la sua voce e le sue idee. Anch’essa nobile, senza la mamma, con un papà è un fratello che non la considerano se non per i loro scopi politici e monetari.
I padri dei due giovani decideranno di farli sposare, anche se in realtà è già il fato a metterci lo zampino e a farli incontrare più volte, prima del matrimonio.
Gli altri personaggi non sono comunque secondari, ma tutti descritti alla perfezione, a cui non potrete fare a meno di affezionarvi.
Dall’amico Raganhar di Gerlach e, fedele aiutante in guerra, su cui può sempre contare, ad Antares, il leone addomesticato dopo essere stato salvato da cucciolo da morte certa.
Da Giulia, amica di Ottavia e sua confidente, con una storia importante alle spalle, a Sitiat , donna egiziana tanto bella quanto avida.
Tenecratis, capo dei Musulami, avido è crudele, è presente in tutto il romanzo, anche quando non è menzionato: vuole concludere quello che aveva iniziato fin dalle prime pagine, ovvero distruggere Massimo Valerio Messalla e tutti coloro che ama. Si percepisce quindi la sua presenza e si legge con la paura che compaia da un momento all’altro.
I discorsi sono avvincenti e per nulla banali. Le descrizioni sono precise e affascinanti, nulla è lasciato al caso e lasciano intendere quanto studio ci sia dietro.
È uno storico per l’ambientazione e i dettagli minuziosi, ma anche un romanzo per la storia d’amore che farà sognare fino alla fine, senza togliere niente alle scene di azione dei combattimenti e l’adrenalina che verrà provata.
Un romanzo a tutto tondo che consiglio vivamente a tutti!